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Storia della Città

O temperate dulce Formiae litus.., la mitezza del clima declamata da Marziale nell'epigramma dedicato all'amico Apollinare e alla sua villa formiana non è una semplice espressione poetica ma una realtà; grazie alla sua posizione sul mare, protetta da Gaeta a ovest e dalle colline alle spalle, Formia vanta una invidiabile condizione climatica, che insieme agli arenili di Vindicio, Acquatraversa, S. Janni e Gianola la rendono una ricercata meta turistica.

Classificazione climatica: zona C, 967 GR/G

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Storia

Venne fondata in epoca antica dai Laconi (in greco Ormiae, Ορμίαι). In epoca romana era chiamata Formiae (detta Hormia o Ormiaiper l'eccellente approdo). Da qui passava la regina viarum, la Via Appia.[4]

Adagiata proprio al centro del Golfo di Gaeta, Formia (dal greco hormiai - approdo) ha origini che si perdono nel mito e si riallacciano alla leggenda di Troia e al peregrinare di Ulisse sulla via del ritorno. Tutta la mitica tradizione ricorda questa zona come terra dei Lestrigoni,[3] popoli rudi e primitivi, e alla città di questi giganti cannibali vi approdarono le navi di Ulisse e dalla quale solo la sua riuscì a salvarsi.

Di formazione preitalica e aurunca, come dimostra la lunga e poderosa cinta di mura poligonali, in buona parte conservata lungo la costa e nel quartiere di Castellone, dopo la conquista del territorio da parte dei romani tra il V e IV secolo a.C., entra a far parte del Latium adjectum. Nell'ordinamento romano, Formia diventa civitas sine suffragio nel 338 a.C. (o forse 332 a.C.), perché il passaggio attraverso il suo territorio era sempre stato sicuro. Tale passaggio è stato strategicamente importante per i Romani, tanto che per la città viene fatta passare la via Appia nel 312 a.C. Nel 188 a.C., Formia riceve la piena cittadinanza romana.

Formia è stata una località turistica molto apprezzata in epoca romana come testimoniano i numerosi resti di ville, tra le quali celebri erano quelle di Mamurra e Mecenate. Su questo tratto del golfo venne a realizzare una delle sue predilette case di campagna, anche Cicerone. Proprio a Formia Cicerone ebbe la morte dai sicari di Antonio nel dicembre 43 a.C. mentre tentava di fuggire alle proscrizioni.

 

La torre ottagonale del "Castellone".

Con la caduta dell'impero romano d'Occidente Formia fu depredata e i suoi abitanti dopo la calata dei barbari e la guerra greco-gotica, fuggirono sulle vicine colline, spopolando la cittadina e dividendosi poi in due nuclei, divenuti poi sobborghi di Gaeta: quello marittimo di Mola di Gaeta, che prendeva nome dai mulini che vi erano in attività, presso i quali fu eretta alla fine del XIII secolo da Carlo II d'Angiò un fortilizio e, nella zona collinare quello di Castellone. Il nome Castellone deriva dal castello (Castel Leone, Castel Lione e infine Castellone) costruito da Onorato I Caetaniconte di Fondi, attorno alla seconda metà del XIV secolo.

 

La Porta degli Spagnoli con il caratteristico orologio maiolicato. L'edificio è meglio conosciuto come 'Torre dell'Orologio'

Giardini con ricchi agrumeti hanno separato per secoli i due rioni, come mostrano anche carte corografiche dei secoli XVI e XVIII. Il comune venne istituito nel 1862, grazie alla fusione dei borghi Castellone e Mola di Gaeta nonché la frazione Maranola.

La città, durante il secondo conflitto mondiale, ha subito pesantissimi danni nel gennaio del 1944 e nei mesi successivi, in quanto posta ai margini della Linea Gustav (nota soprattutto per i drammatici eventi della distruzione di Montecassino e per le sanguinose battaglie tra le montagne di Mignano Monte Lungo). Gran parte del patrimonio storico e artistico di Formia è così andato perduto; pur tuttavia quanto rimasto è degno di nota.

 

Monumenti e luoghi d'interesse

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     Architetture religiose

       Chiesa di Sant'Erasmo

  • Chiesa di Sant'Erasmo, chiesa a tre navate di stile rinascimentale. Conserva all'interno un dipinto anonimo del XVIII secolo, una lastra funeraria dei duchi di Marzano del 1698 e l'altare settecentesco contenente la statua lignea del santo. Aperta la domenica per le sante messe.

  • Chiesetta di Sant'Anna, già Santa Maria del Forno, perché eretta nelle vicinanze di un forno, si trova nel cuore del borgo medievale di Castellone e risale al X secolo, ma rifatta in stile moderno e conserva all'interno un affresco absidale rinascimentale di scuola napoletana a oggetto la nascita della Vergine e altre opere del XVIII-XIX secolo. Eretta su probabile tempio pagano, ha subito vari danni e furti nel corso dei secoli. Aperta durante l'omonima festa, la sera del 1º giugno e nel mese di dicembre di ogni anno, quando vi si allestisce un bellissimo presepe.

  • Chiesetta di San Rocco del 1474, a navata unica, conserva un pregevole trittico seicentesco raffigurante la Madonna tra i Santi Rocco e Sebastiano (opera di Girolamo Stabile) e resti di un affresco sulla lunetta. Restaurata recentemente, si trova fuori dalla cinta muraria di Castellone. Di recente si celebra anche messa di rito greco-cattolico-ucraino.

  • Eremo di Santa Maria della Noce e ruderi ex monastero attiguo risalente all'XI secolo, costruita dai monaci benedettini cassinesi. La chiesa a due navate, conserva un olio su tavola di ignoto del XVI secolo di Madonna con bambino su albero di noce tra i santi Benedetto ed Erasmo.La cupola e il campanile sono di origine bizantina. Ormai divenuta praticamente privata chiuso anche lo spazio esterno da cancelli, è aperta in genere solo il lunedì di Pasquetta per il tradizionale pic nic, negli adiacenti prati.

  • Chiesetta di San Remigio del 1490 a navata unica con all'interno tracce di affreschi floreali sulle pareti, un quadro raffigurante il santo e sull'altare la teca con la sua reliquia. Danneggiata durante gli eventi bellici, si trova nell'omonima villa d'epoca che fu anche di proprietà dei Piccolomini, ed è attualmente di proprietà privata in località San Remigio.Riaperta ai turisti grazie al FAI, il 18 ottobre 2015.

  • Chiesa di Santa Maria del Castagneto, adiacente al cimitero, è del 1170 e quindi la più antica di Formia. Restaurata nel 1935, fu fondata dai monaci benedettini e all'epoca si doveva trovare nel folto di un bosco di castagni da cui il nome. Il campanile fu restaurato nel 1936 e per la costruzione della chiesa furono utilizzate parti di un antico tempio romano. All'interno vi si trovano i resti dell'antico pavimento cosmatesco in ceramica e restyi di affreschi medievali.Aperta tutte le domeniche per la santa messa alle ore 10 in estate, e alle ore 9 in inverno.

  • Chiesa e convento di Santa Teresa d'Avila del 1700 a navata unica e con interno barocco ed essenziale, fiancheggiata da cappelle, e conserva all'interno dipinti del pittore contemporaneo Antonio Sicurezza. L'ex monastero carmelitano, risalente all'800, è in attesa di un restauro oramai da diversi anni, mentre la chiesa è stata riaperta dopo quattro anni di restauri. Aperta nel pomeriggio dal lunedì al sabato.

  • Le antiche chiese dei San Lorenzo e San Giovanni Battista, nei pressi del borgo di Mola risalivano all'831 e al 1566 e fino al '700 erano divise da un muro, distrutto poi nell'800, facendole diventare un'unica chiesa a due navate.La chiesa di San Giovanni era adiacente il castello con due navate e un portico. Distrutta dagli eventi bellici, la nuova chiesa risale al 1938 e conserva all'interno la pregevole statua lignea barocca del patrono di Formia, una tavola di anonimo antoniazzano del XV secolo, rappresentante la Madonna con Bambino tra S. Sebastiano e S. Lorenzo, opere superstiti della vecchia chiesa e un dipinto della Madonna di Ponza del pittore Geronimo Stabile del XVI secolo, ex pala d'altare della chiesa di Ponza. Fu rubato nel 2002 e ritrovato nel 2005 nel vicentino. Vi sono poi vari dipinti del pittore formiano Antonio Sicurezza. Aperta la domenica mattina per le sante messe.

  • Santuario Madonna di Ponza in prossimità dell'omonima località, risale al XV secolo e conserva sull'altare l'antico quadro dedicato all'omonima Madonna portato dai monaci provenienti dall'isola.

  • Chiesa e convento di Sant'Antonio da Padova via Pasquale Testa, 22

 

  Architetture militari

 

       Arco della Porta dell'Orologio

  • Il castello. Il Castellone medievale mantiene inalterato il fascino di un tempo, nonostante abbia perduto la turrita cinta muraria durante il secondo conflitto. Delle dodici torri originarie, ne sono rimaste soltanto due, una dalla caratteristica forma ottagonale del XIV secolo con tre stratificazioni diverse ovvero una base poligonale romana, un'altra di età repubblicana e infine il torrione dei Caetani, sulla sommità dell'antica rocca romana, e quella definita dell'Orologio (Porta degli Spagnoli), per la presenza di un orologio maiolicato settecentesco, di recente ripristinato nelle sue funzioni. Il borgo presenta strutture romane e medievali fra colonne e capitelli dell'arce romana e antichi portali; sorto per contrastare le invasioni dal mare.

  • Mura megalitiche bugnate e lisce IV-V secolo a.C. con sovrapposta cortina in opus incertum del II secolo a.C.

  • Resti del Castello Angioino, nel borgo di Mola, risalente al X secolo, con torre cilindrica alta 27 metri del XIII secolo. Danneggiato durante il secondo conflitto, oggi è usato come spazio espositivo per mostre.

  • Complesso romano del muro di Nerva che arriva direttamente a mare, nei pressi del porto. Quest'ultimo andrebbe strappato al degrado in cui versa e riqualificato.

  • Sepolcro-torretta di età imperiale in località Remigio.

  • Castello Miramare risalente al XV secolo, in località Pagnano, a poca distanza da Piazza sant'Erasmo. Oggi hotel e ristorante rinomato.

  • Scala coperta di età adrianea pertinente il capitolium in via Mamurra.

 

Siti archeologici

  • Il Cisternone, ovvero una grande cisterna di epoca imperiale romana, da poco risanata e aperta al pubblico, fa bella mostra di sé nel cuore del borgo. È una monumentale opera idraulica interrata nell'Arce, con murature talmente robuste e imponenti da sorreggere case e vicoli soprastanti.La seconda più grande d'Italia, è ora visitabile dopo 22 secoli in cui era diventata un ammasso di detriti. Molto suggestiva, è detta anche basilica sotterranea.

  • Sulle rovine del Teatro romano di età augustea del I secolo a.C., nel seicento fu edificata una casa dove oggi vi sono abitazioni private. Il luogo, molto suggestivo, è quello dove, secondo la leggenda popolare, fu perpetrato il martirio, durante le feroci persecuzioni cristiane, subite dal vescovo (e poi santoErasmo, il 2 giugno del 303 d.C..Vi si allestisce un pittoresco presepe durante il periodo natalizio.

 

Tomba di Cicerone

  • Tomba di Cicerone, un mausoleo monumentale di età imperiale detto comunemente ‘'Tomba di Cicerone’'. La vicinanza al sito in cui la tradizione colloca la sontuosa villa che l'oratore abitò frequentemente, le fonti storiche che riferiscono del suo assassinio proprio nei pressi di questa e la grandezza dell'edificio, senz'altro costruito per accogliere le spoglie di un uomo illustre, fanno ragionevolmente presumere che esso sia proprio il monumento funerario dell'arpinate. Sulla collina vicina, un sepolcro più piccolo è, dalla tradizione, ritenuto la tomba della figlia Tulliola. Però, mentre si sa con certezza che le spoglie di Cicerone non giacciono a Formia, bensì a Roma, è noto che le spoglie della figlia si trovano effettivamente nel mausoleo a lei dedicato. Visitabile su prenotazione telefonando il museo archeologico nazionale di Formia

  • La zona in cui si trova il Mausoleo di Tulliola prende il nome di Acervara con riferimento proprio alla ragazza (acerbam in quanto morì molto giovane e ara per indicare il luogo effettivo.)

  • Muro in opus reticulatum, esedra e struttura a Emiciclo di probabile residenza aristocratica del I-II secolo d.C. alla fine della pineta di Vindicio

  • Porticciolo romano di Caposele alla fine del lungomare di Vindicio

 

Teatro Romano a Castellone

  • Torricella sepolcro sulla via Appia nei pressi della zona di San Pietro dove vi era anche l'omonima chiesa che in un documento del 1002 già è detta distrutta. Sempre in zona, l'albergo ristorante Miramare, ex villa reale dei Savoia costruita sui ruderi di una romana

  • Resti dell'anfiteatro romano del I secolo d.C. di età claudiana, sotto il piazzale della stazione ferroviaria in fase di scavo e alle spalle di Via Lavanga

 

  Fontana Romana sulla via Appia

  • Fontana Romana di San Remigio; sulla via Appia, in direzione Itri/Roma, una fonte di epoca romana è in buono stato di conservazione. Appoggiata a una robusta parete di blocchi calcarei, è lunga circa sette metri e larga uno e mezzo. Possedeva nel retro una cisterna per l'approvvigionamento idrico. L'acqua fuoriusciva da due mascheroni antropomorfi, raffiguranti il sole e la luna. Di uno di essi sono ancora visibili le tracce. Visibile inoltre un tratto pavimentato in basalto dell'antica Via Appia.Il monumento è unico nella penisola.

  • Criptoportici e villa romana del I secolo a.C. sotto la villa comunale, utilizzati come magazzini connessi con l'antistante peschiera, (visibile durante la bassa marea del pomeriggio) che fungeva da vivaio ittico. Oggi sono utilizzati per mostre ed esposizioni.

  • Criptoportici e villa romana del I secolo a.C. sotto Piazza della Vittoria con resti di decorazioni pittoriche sulle pareti.

  • Resti dell'acquedotto romano I-II secolo A.C. nei pressi della chiesa di San Giovanni Battista.

  • Resti romani al civico 360 di Via Vitruvio a poca distanza da Piazza Mattej, ex foro romano, dove sono stati trovati molti dei reperti esposti oggi nel museo.

  • La villa di Mamurra sul promontorio di Gianola, dove è possibile ammirare i resti di un edificio ottagonale (in fase di scavo), 2 cisterne romane (la Cisterna Maggiore e la Cisterna delle 36 colonne), una scala coperta (conosciuta col nome di grotta della janara), resti di ambienti termali e una piscina per l'allevamento ittico (porticciolo di Gianola).

 

  Aree naturali 

 

  Altro

  • Villa di Rubino XVI secolo, detta di Cicerone (privata) costituita da terrazze con giardini e da due ninfei degradanti sul mare nei pressi del porticciolo romano di Caposele. È al di sopra delle strutture voltate di una più vasta villa romana. Fu restaurata dai Borboni, poi dal principe di Caposele e frequentata come albergo di lusso da colti personaggi che la resero famosa in tutta Europa. Attende di uscire dal degrado in cui versa, con un restauro che la porterà finalmente a essere fruibile a tutti.

  • Gli eleganti palazzi d'epoca di Via Vitruvio, restaurati di recente.

  • Museo archeologico nazionale di Formia, nel settecentesco Palazzo Comunale di Piazza Vittoria, che conserva vari reperti archeologici del territorio, tracce di affreschi e stucchi decorativi provenienti dalle varie ville marittime, di cui restano poche vestigia. Aperto tutti i giorni. Museo e Tomba di Cicerone €3.

  • Lido Frungillo, il primo della spiaggia di Vindicio, risalente al 1890 con i primi capanni balneari e poi lo stabilimento in mare su palafitte.

  • Villa Torlonia, risalente alla fine del 1800 e immersa in un orto botanico secolare, fu realizzata dai principi di Torlonia, con all'interno decorazioni a stucco e magnifica scala elicoidale con ampio belvedere dal terrazzo.La cappella Stella Maris risale agli anni '50.Dopo i vari passaggi di proprietà e restauri, è divenuta oggi struttura alberghiera.La villa in rossi mattoni degli Amante e quella scenografica di Alberto Sordi, testimoniano la ricercatezza di Vindicio.

  • Fontana delle 5 cannelle, del XVIII secolo posta dapprima sul mare, poi spostata e modificata dai Borboni nell'800 presso Largo Paone.

  • Palazzo Forcina del XVIII secolo ex sede comunale e oggi abitazioni private.

 

Il dialetto formiano vista l'appartenenza quasi millenaria della cittadina all'antico 

Regno di Napoli e delle Due Sicilie e alla Terra di Lavoro fino al 1927,

sente forte l'influenza della lingua napoletana.

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  Istruzione

  • Università Popolare Riviera di Ulisse, aderente alla Confederazione Nazionale Università Popolari Italiane. Si occupa di Formazione per il personale della Scuola, LLL-Lifelong Learning, EDA-Educazione per Adulti, ECM-Crediti formativi per il personale sanitario, Formazione Universitaria (in convenzione con altre Università riconosciute in Italia ed in Europa).

  • Liceo Classico Vitruvio Pollione.

  • Istituto Alberghiero Angelo Celletti.

  • Liceo Linguistico e Liceo delle Scienze Umane Marco Tullio Cicerone.

  • ITE Filangieri.

  • IT Geometri Tallini.

  • IPIA Fermi.​

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  • Persone legate a Formia

  • Pasquale Mattej

  • Marco Vitruvio Pollione, architetto romano

  • Cicerone, avvocato, politico e scrittore romano, morto a Formia nel 43 a.C.

  • Remigio Paone, regista e produttore teatrale, nato a Formia nel 1899

  • Antonio Sicurezza, pittore, morto a Formia nel 1979

  • Vittorio Foa, politico, morto a Formia nel 2008

  • Alessandra Canale, annunciatrice e conduttrice televisiva, nata a Formia nel 1963

  • Amadeo Bordiga, politico comunista italiano, morto a Formia nel 1970

  • Ingrid Muccitelli Giornalista pubblicista e conduttrice televisiva Nata a Roma nel 1979

  • Carolina Marconi soubrette showgirl nata a Caracas nel 1978

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  •                      Geografia antropica

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  • Rione Mola

  • Il borgo di Mola è caratterizzato dalla possente Torre cilindrica, residuo, insieme a poche altre strutture, del castello tardo-medievale, quasi completamente distrutto dai bombardamenti della seconda guerra mondiale. Caratteristico il portale di accesso, che ripropone il gusto architettonico degli archi trionfali di epoca romana.

  • Via Abate Tosti nel Borgo di Mola

  • Il torrione

  • Al fianco del castello, lungo la caratteristica via Abate Tosti, già via Tullia, sorgeva la chiesa ‘binavata' dei Santi Lorenzo e Giovanni che custodiva una tela di Antoniazzo Romano, salvata e, recentemente, restaurata e custodita presso la nuova Chiesa di San Giovanni Battista unitamente ai preziosi simulacri lignei dei Santi Lorenzo e Giovanni, quest'ultimo nominato (sul finire degli anni '30 del secolo scorso) compatrono della città di Formia insieme a S. Erasmo. Pochi ma significativi i resti dell'Acquedotto Romano, le cui arcate superstiti si sta cercando pian piano di sottrarre al degrado in cui erano sprofondate negli ultimi decenni. Il borgo si veste a festa, il 24 giugno, per la solenne processione di San Giovanni e, nel mese di agosto, per il giusto riconoscimento a San Lorenzo, protettore di Mola ancor prima che vi si radicasse il culto per il Battista.

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  • Artigianato

  • Tra le attività economiche più tradizionali, diffuse e rinomate vi sono quelle artigianali, come l'arte della ceramica, della terracotta, del ferro, degli arredi e dei paramenti liturgici.[6]

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  • Infrastrutture e trasporti

  • Ferrovie

  • La stazione di Formia è situata lungo la tratta ferroviaria Roma-Napoli.

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  • Strade

  • Si trova lungo l'antico (e attuale, Strada Statale 7) itinerario della Via Appia.

  • Porto

  • Il porto di Formia, Molo Azzurra è lo scalo principale da dove partono e arrivano i traghetti e aliscafi da e per le isole ponziane di Ponza e VentoteneAmministrazione

  • Formia, dal Basso Medioevo, e fino al 1861, era la parte settentrionale (al confine con lo Stato Pontificio) della Regione di Terra di Lavoro, regione storica sorta sotto il Regno di Sicilia (poi Regno di Napoli e Regno delle Due Sicilie).

  • Anche dopo la sconfitta militare del suddetto Regno delle Due Sicilie e la sua forzata annessione, nel 1861, prima al regno di Sardegna e poi al nuovo Regno d'Italia, Formia continuò a far parte della provincia di Terra di Lavoro, nell'ambito del Circondario di Gaeta. Ma nel 1927 il governo fascista di Mussolini scisse detta Provincia e assegnò Formia (e tutto il territorio del Circondario di Gaeta) prima alla provincia di Roma e successivamente, dal 1934, alla neonata Provincia di Littoria (poi Latina). Invece il territorio del Circondario di Sora (anch'esso parte della Terra di Lavoro) fu assegnato nel 1927 alla neonata Provincia di Frosinone.

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  • Gemellaggi

  •  Ferrara

  •  Fleury-les-Aubrais, dal 2004

  •  Gracanica

  •  Haninge

  •  Santeramo in Colle

  •  Napoli, dal 1989

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  • Sede distaccata della Provincia

  • La struttura della sede decentrata di Formia, aperta all'inizio del 1999 e ubicata in Via Olivastro Spaventola, si concretizza fondamentalmente nell'attività d'intermediazione fra il territorio del Sud pontino e la Sede Centrale della Provincia. È costituita da:

  • Distaccamento delle Guardie Provinciali

  • Ufficio Viabilità composto da 26 unità, incaricate della manutenzione delle strade del Distretto Sud della Provincia

  • Squadra del Settore Edilizia Scolastica, composta da n° 3 unità, incaricate della manutenzione degli edifici scolastici di competenza provinciale

  • Ufficio Decentramento, incaricato dello svolgimento dei compiti relativi alle attività di tutti i Settori dell'Amministrazione e in collaborazione con essi

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  • Altre informazioni amministrative

  • Fa parte della XVII Comunità Montana dei Monti Aurunci, del Parco naturale dei Monti Aurunci, del Parco regionale di Gianola e del Monte di Scauri e del Parco Regionale Riviera di Ulisse

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  •                                   Sport

  • Rugby

  • La squadra di rugby della città è l'Amatori Rugby Formia A.S.D. (già Rugby Aurunci Formia) che annovera tra le sue file giocatori dei comuni limitrofi inclusi Itri, Fondi, Gaeta, Minturno, Scauri, Sessa. Fondata nel 2005 milita dal 2007 nel campionato di Serie C Nazionale girone Laziale. Nella stagione sportiva 2014-2015 nel girone B della serie C2. Miglior piazzamento nel 2009 quinta classificata.

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  • Calcio

  • La principale squadra di calcio della città è l'U.S. Formia 1905 Calcio che milita in eccellenza.

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  • Pallacanestro

  • La principale realtà cestistica cittadina è il Formia Basketball ASD che milita nella Serie C gold maschile Lazio e che con i suoi 150 tesserati svolge altri 10 campionati giovanili (3 di minibasket, 1 Esordienti, 6 Under).

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  • Impianti sportivi

  • Il Centro di Preparazione Olimpica del CONI (CPO)

  • Il Centro di Preparazione Olimpica del CONI nasce nel 1955, su idea di Bruno Zauli, come Scuola Nazionale di Atletica Leggera di Formia, con l'ambizioso e lungimirante obiettivo di sviluppare il talento e la formazione dei quadri tecnici sportivi. Rinnovatosi nel tempo dal 28 aprile 2008 il centro diventa anche Centro Mondiale della IAAF di Salto con l'Asta.

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  • Personalità sportive legate a Formia

  • Fabio Pecchia, ex calciatore ed allenatore italiano, nato a Formia nel 1973;

  • Giuseppe Gibilisco (1979), atleta di salto con l'Asta, formatosi nel centro federale di Formia;

  • Dino Fava Passaro, calciatore Italiano, nato a Formia nel 1977;

  • Pietro Mennea (1952-2013), campione olimpico dei 200 metri piani a Mosca 1980 e detentore del primato mondiale della specialità dal 1979 al 1996 con il tempo di 19"72 che resta attuale primato europeo. Conosciuto con il soprannome la Freccia del Sud, è l'unico duecentista della storia che si sia qualificato per quattro finali olimpiche consecutive. Nato a Barletta, ha vissuto e si è formato come velocista nel centro federale "B.Zauli" di Formia;

  • Sara Simeoni, campionessa olimpica e medaglia d'oro alle XXII Olimpiadi di Mosca nel 1980, è stata primatista del mondo con la misura di 2,01 metri stabilita due volte nel 1978, anno in cui vinse anche il campionato europeo. Ha vissuto e si è preparata nel centro federale "B.Zauli" di Formia.

  • Alessia Santoro, cestista del Basket YO Formia, nata a Formia nel 1976, il 3 gennaio 1993 stabilì il primato del mondo di punti realizzati in una partita di pallacanestro seniores femminile con 122 punti.

  • Salvatore Rossini (Formia, 13 luglio 1986) è un pallavolista italiano , vincitore della medaglia d'argento alle olimpiadi di Rio 2016 con la nazionale italiana.

  • Salvatore Gionta ( Formia , 22 dicembre 1930) è un ex pallanuotista italiano, vincitore di una medaglia d'oro all'olimpiade di Roma 1960 in cui fu anche capitano , ed una di bronzo ad Helsinki 1952.

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