
Luoghi da visitare

LA TOMBA DI CICERONE

La Tomba di Cicerone è uno dei monumenti più significativi della città di Formiae si trova lungo la Via Appia in direzione Roma al Km. 139.
Il mausoleo risale all’età augustea ed ancora oggi rimane dubbia l’attribuzione del sepolcro a Cicerone, anche se alcuni indizi confermerebbero tale ipotesi, come la presenza di una delle sue grandiose ville, le imponenti dimensioni del monumento funebre e il fatto che nel 43 a.C. qui Cicerone trovò la morte.
La struttura della Tomba di Cicerone è composta da una base quadrata dove su di essa si innalza una torre cilindrica con anelli di pietra.
Tutta la torre misura 24 metri e all’interno si trova la cella funeraria, a sostegno della struttura, mentre nelle mura circostanti trovano spazio i colombari.
Sulla collina retrostante la Tomba di Cicerone sono visibili i resti della tomba della figlia Tulliola, morta di parto.

IL CISTERNONE ROMANO

Il “Cisternone Romano”, datato al I sec. a.C., è un’imponente struttura ipogea scandita in senso longitudinale da file di pilastri che suddividono l’ambiente in 4 navate coperte da volte a pseudo-crociera. Ubicato sulla sommità dell’arce, corrispondente all’attuale borgo medievale di Castellone, era alimentato dalle sorgenti della zona collinare di S. Maria la Noce per garantire il rifornimento idrico dell’antica città di Formiae.
Presenta forti affinità tipologiche con due delle più importanti cisterne del mondo antico, quali la “Piscina Mirabilis” di Miseno e la celebre “Yerbatan Saray” di Istanbul, e può essere considerato un importante tassello nel recupero archeologico delle principali testimonianze dell’ingegneria idraulica romana.
In questo luogo suggestivo il visitatore si trasforma in un viaggiatore-protagonista immerso in uno spazio dinamico, coinvolto da un moto che lo invita ad avanzare verso il “centro focale” dell’ambiente: l’originario ingresso all’antica cisterna.
Suoni, colori, giochi di luci e di ombre movimentano questo spazio, svelando particolari e nuove prospettive, e da ogni angolo il visitatore-protagonista è in grado di percepire sensazioni antiche.
ORARIO DI APERTURA*
Da settembre ad Aprile:
sabato, domenica, giorni festivi, 24, 30 e 31 dicembre
dalle ore 16.30 alle ore 19.30 (la biglietteria chiude alle ore 19.20).
Giorno di chiusura: 25 dicembre.
Maggio – Giugno:
sabato, domenica e giorni festivi
dalle ore 17.30 alle ore 20.30 (la biglietteria chiude alle ore 20.20).

TORRE DI MOLA

La Torre di Mola risale al XIII secolo quando, per volere di Carlo II D’Angiò, fu costruita al centro di un fortilizio esagonale. È una torre circolare a base tronco conica di circa 27 metri di altezza e di 15 metri di diametro, edificata su precedenti strutture di epoca romana i cui resti oggi, dopo l’ultimo restauro, sono visibili attraverso un pavimento di cristallo sorretto da strutture in metallo. Originariamente la parte inferiore presentava degli ambienti riservati ad una piccola guarnigione che aveva il compito di proteggere dagli attacchi i dei predoni. Nel muro di cinta sul lato mare, archi di pietra ospitavano i cannoni che servivano per la difesa gli abitanti di Mola contro gli attacchi da mare. Nel 1460 Ferdinando d’Aragona concedette in feudo perpetuo la castellania ai Caietani. I Caetani completarono la costruzione della torre suddividendola in tre piani, adibendola unicamente a vedetta costiera e sopraelevarono gli ambienti destinati alle guarnigioni per costruire una residenza signorile in cui solo nell’’800 fu montato il portale marmoreo a nord-ovest della Torre. Il bel portale d’ingresso di Palazzo Caetani era appartenuto ad un palazzo di Gaeta rimosso nel 1853 per volere di Ferdinando II e acquistato all’asta dalla famiglia Caietani in occasione di lavori di ammodernamento.
​Nel corso dei secoli dalle incursioni medioevali al passaggio degli Aragonesi, alla presa di Gaeta, il complesso della Torre di Mola ha dovuto subire molti attacchi. Durante la seconda guerra mondiale i tedeschi approntarono lato mare un piccolo fortilizio con bunker e il bombardamento alleato del 1943 che colpì gravemente il quartiere diMola causò danni a tutte le strutture. Interventi di restauro finanziati dalla Provincia di Latina si sono succeduti a partire dagli anni ‘80 del secolo scorso e si sono conclusi nel 2006. Oggi la Torre di Mola e il complesso del palazzo Caietani ospita una sede museale e, al primo piano, l’Archivio Storico Comunale “Franco Miele”.


Comunemente conosciuta come la Torre di Castellone, ma il suo vero nome è Torre di Sant'Erasmo. E' uno dei simboli di Formia. Faceva parte di una fortificazione medievale ed era la torre più alta con i suoi 25 metri.
​E’ una delle dodici torri originarie di Castellone medioevale. Dalla forma ottagonale, del XIV secolo, sulla piazza di S. Erasmo, con i suoi 25 metri era la più alta delle 12 torri. La sua costruzione è stata attribuita alla committenza da parte del conte di Fondi Onorato I Caetani nel 1377 come struttura di fortificazione del centro urbano.


Il Museo Conserva reperti archeologici (I secolo a.C.-II d.C.), risparmiati dalle devastazioni della seconda guerra mondiale o rinvenuti durante scavi nel territorio. Si segnalano: un frammento di affresco con rappresentazione di giardino, una statua di Ares, il gruppo acefalo di Leda e il cigno, due statue virili clamidate e una statua femminile panneggiata.
Indirizzo: Via Vitruvio, 04023 Formia LT
Telefono: 0771 770382
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